La Via Francisca del Lucomagno è un antico percorso che attraversa l’Europa, collegando Costanza, in Germania, alla storica città di Pavia, in Italia. L’itinerario, che si snoda per circa 510 chilometri, rappresenta una via di pellegrinaggio e scoperta che unisce natura, arte e spiritualità. Il tratto italiano, lungo 135 chilometri, è un vero gioiello: partendo da Lavena Ponte Tresa, accompagna i viandanti attraverso la Lombardia fino alla Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro, luogo di riposo di Sant’Agostino.
Questo percorso, che affonda le sue radici nella storia medievale, prende il nome dalla sua funzione di collegamento tra il mondo franco e l’Italia settentrionale. Il nome “Francisca” deriva infatti dal fatto che era una delle vie principali utilizzate dai Franchi per attraversare le Alpi. Quando gli spostamenti avvenivano a piedi o a cavallo, la Via Francisca del Lucomagno rappresentava un collegamento fondamentale con la Pianura Padana, essendo più breve rispetto ad altre rotte alpine. Questo cammino era particolarmente importante per il trasporto di merci e per i viaggiatori, che potevano seguire un percorso diretto e relativamente agevole rispetto ad altre vie più impervie. Tuttavia, nel 1845, la costruzione del Ponte di Melide dirottò gran parte dei viaggiatori e delle merci verso l’asse del Gottardo, favorendo itinerari come Chiasso e Como. Prima di questo cambiamento, la Via Francisca del Lucomagno rimaneva la via più diretta per collegare Milano a Basilea o Costanza, attraversando il fiume Tresa a Ponte Tresa.
La Via Francisca è anche ricordata per aver accolto figure storiche di rilievo. Tra i personaggi che la percorsero troviamo San Colombano, monaco missionario irlandese morto a Bobbio nel 615, e gli imperatori Enrico II e Federico Barbarossa. Inoltre, questo percorso è stato centrale nella storia della Chiesa e dell’Europa, poiché lungo la Via Francisca si raggiungevano Costanza, luogo di concili che vedevano riuniti pontefici e vescovi provenienti da tutto il continente
Il cammino italiano della Via Francisca è un percorso ricco di storia e cultura. Attraversa corsi d’acqua come il Ticino e l’Olona, che hanno plasmato il territorio e la sua economia, e si immerge in parchi naturali come il Parco del Ticino, che custodisce una straordinaria biodiversità. Lungo il tragitto, i pellegrini possono ammirare centri storici di grande fascino, come Varese e Pavia, ricchi di testimonianze artistiche e architettoniche, e visitare luoghi carichi di spiritualità che evocano l’atmosfera dei pellegrinaggi medievali.
Tra i siti più significativi, due sono Patrimonio dell’Umanità UNESCO: il Sacro Monte di Varese, con le sue quattordici cappelle immerse nel verde, e il Monastero di Torba, un’affascinante testimonianza longobarda incastonata nella natura. Questi luoghi non solo arricchiscono il cammino dal punto di vista artistico e storico, ma invitano anche alla riflessione e al raccoglimento.
La Via Francisca del Lucomagno è adatta a tutti, sia a chi cerca un’esperienza spirituale, sia a chi è appassionato di trekking o cicloturismo. Il percorso è ben curato e in molti tratti accessibile anche a persone con mobilità ridotta, grazie a una segnaletica chiara e una rete di strutture ricettive che offrono ospitalità e ristoro. Ogni tappa rappresenta anche un’opportunità per scoprire la cucina locale e l’accoglienza lombarda, rendendo il viaggio un’esperienza completa e arricchente.
Il tratto italiano si articola in otto tappe principali, ognuna con un carattere unico e paesaggi diversi, passando attraverso borghi storici, campi coltivati e riserve naturali. L’ultima tappa è particolarmente suggestiva, parte da Bereguardo e si snoda tutta sulle terre pavesi: 16 chilometri di cammino attraversando il Parco del Ticino e piccoli borghi come Torre d’Isola e Massaua, per poi culminare nella Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro a Pavia. Qui, i pellegrini possono ricevere il “Testimonium“, un attestato che celebra la conclusione del cammino, consegnato dal priore dei Padri Agostiniani.
La città di Pavia, oltre a essere il punto finale della Via Francisca, è un crocevia di cammini: da qui partono il Cammino di Sant’Agostino, che celebra il santo, la Via Francigena, che prosegue verso Roma, e il Cammino degli Abati, diretto a Bobbio. Questo rende Pavia un luogo di incontro per pellegrini e viaggiatori, dove si incrociano storie, culture e tradizioni.
Negli ultimi anni, la Via Francisca ha conosciuto una crescente popolarità. Sempre più viandanti, italiani e stranieri, scelgono di percorrerla, attratti dalla bellezza dei paesaggi, dalla ricchezza storica e culturale e dall’atmosfera di serenità che vi si respira. Il percorso continua a evolversi, con nuovi servizi e infrastrutture che migliorano l’esperienza dei camminatori e iniziative culturali che promuovono la conoscenza di questo straordinario itinerario.