Oggi ricordiamo Piero Antona, nato nel 1912 a Vigevano e scomparso nella sua città natale il 5 gennaio 1969. Calciatore italiano di talento, Antona è stato un centrocampista poliedrico, capace di adattarsi a diversi ruoli sul campo grazie alla sua struttura fisica robusta e alla buona tecnica individuale. Antona era un giocatore completo, alto e fisicamente possente, che univa forza fisica a un’ottima tecnica. La sua versatilità gli permetteva di ricoprire vari ruoli: mediano, mezzala o ala, dimostrando una grande capacità di adattamento alle esigenze della squadra.
La sua carriera calcistica inizia nella squadra della sua città, il Vigevano, dove gioca tra il 1931 e il 1935, alternando campionati di Prima Divisione e Serie B. Durante questo periodo trascorre una stagione in prestito al Piacenza, dove sfiora la promozione in Serie B.
Nel 1934-1935, in Serie B con il Vigevano, realizza ben 13 reti, attirando l’attenzione dell’Ambrosiana-Inter. Ingaggiato per la stagione successiva, fatica però a trovare spazio nelle prime due stagioni. Tuttavia, nel campionato 1937-1938 diventa titolare, disputando 28 partite. Nonostante un rendimento altalenante, contribuisce alla vittoria dello Scudetto con l’Inter.
Ceduto alla Fiorentina nel 1939, arretra il proprio ruolo a mediano, giocando 9 partite in Serie A e mettendosi in evidenza in Coppa Italia, dove segna 5 gol in 4 partite.
Conclusa l’esperienza con la Fiorentina, torna al Vigevano in Serie C, prima di proseguire la carriera nelle serie minori con le maglie di Gallaratese, Pavia e Cuneo, dove chiude la sua avventura calcistica.
In carriera ha disputato 62 partite in Serie A, segnando 2 reti. Il suo primo gol nella massima serie arriva il 1º novembre 1936 con l’Inter, nella gara contro la Lucchese (2-2). Il secondo, il 9 maggio 1937, contribuisce alla vittoria esterna contro il Genoa (2-1).