Anno 1978, in una piccola bottega di via Garibaldi, a Voghera, Giuliano Vellini, un giovane pasticcere dal talento straordinario, avvia quella che sarebbe diventata una delle storie più dolci della città. All’interno di un’antica selleria, Vellini inizia a sperimentare e creare, gettando le basi per una delle sue invenzioni più celebri: la Zuppa di Voghera.
28 Novembre 2005
Un momento storico per la città e per la sua tradizione gastronomica: la Zuppa di Voghera riceve il prestigioso marchio De.Co. (Denominazione Comunale di Origine). Questo riconoscimento sancisce ufficialmente l’unicità e il valore culturale del dolce, rendendolo un simbolo non solo della pasticceria locale, ma anche della comunità vogherese.
Quindici anni dopo Giuliano Vellini si spegne all’età di 82 anni, lasciando un’eredità inestimabile non solo nei suoi dolci, ma anche nel cuore dei suoi concittadini. La sua scomparsa segna la fine di un’epoca, ma il suo spirito creativo vive ancora nella tradizione che ha costruito. La ricetta originale della Zuppa di Voghera rimane avvolta in un velo di mistero, custodita gelosamente da Vellini durante la sua vita. Nonostante ciò, il dolce continua a essere un simbolo di festa e unione per la città, tramandando il ricordo del suo creatore e della sua passione per l’arte pasticcera. Riproposto in alcune famose pasticcerie della città, oppure realizzato nella cucina di casa, non smette di rappresentare il legame con Voghera.
Oggi, la Zuppa di Voghera non è solo un dolce, ma un pezzo di storia che unisce generazioni. Dalle tavole delle feste ai ricordi d’infanzia, questo dessert rappresenta l’essenza della tradizione vogherese e continua a essere gustato con orgoglio dai suoi cittadini.