Il Collegio Ghislieri di Pavia custodisce uno dei patrimoni librari privati straordinari d’Europa. Con i suoi 130.000 volumi distribuiti su 10 chilometri di scaffali, la biblioteca – nel cuore della storica città di Pavia – rappresenta un vero e proprio scrigno del sapere, un luogo dove storia, cultura e conoscenza si intrecciano in una collezione monumentale.
Fondata nel 1567 da San Pio V, la biblioteca nasce da un gesto lungimirante: il pontefice non solo fondò il Collegio Ghislieri, ma donò anche i primi volumi che costituirono il nucleo iniziale della raccolta. Pochi anni dopo la fondazione, il patrimonio della biblioteca si arricchì con una straordinaria acquisizione: i volumi della biblioteca del monastero di San Pietro in Ciel d’Oro, un cenobio di origine longobarda. Questa donazione, accompagnata dal conferimento al Collegio dell’importante feudo di Lardirago, portò tra gli scaffali opere di pregio assoluto. Tra queste spicca l’Hypnerotomachia Poliphili, stampata a Venezia nel 1499 da Aldo Manuzio, considerata uno dei libri più belli mai realizzati nella storia della stampa.
Oltre all’inestimabile Hypnerotomachia Poliphili, tra i tesori custoditi dalla Biblioteca del Collegio Ghislieri, spicca il frammento di un antico codice dantesco risalente alla fine del Trecento. Ritrovato e dimenticato più volte nel corso dei secoli, questo documento straordinario racchiude i canti II, III, X e XI del Paradiso della Divina Commedia.
Tra pergamene dantesche e ricettari rinascimentali: i tesori della Biblioteca del Collegio Ghislieri
La Biblioteca del Collegio Ghislieri non è solo un luogo di studio e ricerca, ma un vero e proprio scrigno di curiosità, custode di opere dal valore storico, letterario e persino culinario. Accanto al celebre frammento di un codice dantesco del Trecento, vi si conserva un’altra gemma che racconta una storia tutta diversa: l’Opera di Bartolomeo Scappi, il cuoco personale di Papa Pio V, fondatore del Collegio.
Il ricettario del Papa: la cucina rinascimentale svelata
Edito nel 1570 a Roma, il ricettario di Bartolomeo Scappi, intitolato Opera di M. Bartolomeo Scappi, cuoco secreto di Papa Pio Quinto, divisa in sei libri, è considerato una pietra miliare della cucina italiana. Con oltre mille ricette, questo libro offre uno spaccato affascinante della gastronomia cinquecentesca: dalle vivande a base di oche e anatre ai metodi per preparare crostate di caviale, fino alle diete pensate per i malati.
Non si tratta solo di un compendio di ricette, ma di un manuale completo sulla gestione della cucina: utensili, conservazione degli alimenti, allestimento di banchetti e innovazioni tecniche, come l’infarinatura e l’impanatura. Emerge anche l’influenza delle nuove scoperte geografiche, con ricette che includono ingredienti provenienti dalle Americhe. Il libro è stato definito il fondamento della cucina italiana moderna, con un’attenzione particolare al Parmigiano, celebrato come “il migliore di tutti i formaggi”.
L’Opera di Scappi, stampata con la benedizione papale e arricchita dall’insegna pontificia in copertina, riscosse un enorme successo, tanto da essere ristampata per oltre ottant’anni. La sua presenza nella biblioteca del Collegio Ghislieri testimonia il legame tra il fondatore, San Pio V, e l’arte culinaria del suo tempo, offrendo un’ulteriore dimensione storica alla collezione.
Un’altra perla del fondo antico è un trattato di alchimia, un libro misterioso che promette di svelare i segreti della trasmutazione della materia e della creazione della pietra filosofale. Si dice che questo volume sia stato donato alla biblioteca da un famoso alchimista del XVI secolo, il cui nome è avvolto nel mistero.
Oggi la Biblioteca del Ghislieri conserva oltre 130.000 volumi, con una collezione che spazia dalla letteratura, alla filosofia, alle scienze giuridiche e naturali. Tra i suoi tesori, oltre a quelli già citati, figurano incunaboli, manoscritti e rare edizioni del XVI e XVII secolo, che attraggono studiosi e ricercatori da ogni parte del mondo. Un particolare rilievo merita il fondo antico, che raccoglie opere di autori classici e testi di grande importanza per la storia del pensiero occidentale.
Un luogo per studenti e ricercatori
La Biblioteca è uno spazio vivo e dinamico. Aperta non solo agli studenti del Collegio Ghislieri, ma su appuntamento anche al pubblico esterno, rappresenta un punto di riferimento per chi desidera approfondire le proprie conoscenze in un ambiente carico di storia. Le sale di lettura, affacciate sul cortile rinascimentale del Collegio, offrono un’atmosfera ideale per lo studio e la riflessione.
La Biblioteca del Collegio Ghislieri ha inoltre saputo coniugare il rispetto per la tradizione con l’apertura alle nuove tecnologie. Grazie a un progetto di digitalizzazione, numerosi documenti del fondo antico sono ora accessibili online, contribuendo a preservare il patrimonio culturale e a renderlo fruibile a un pubblico sempre più vasto.