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Il 5 novembre 1936 Benito Mussolini inaugura la nuova sede dell’Istituto Bordoni di Pavia, un evento di grande rilevanza per la città. La necessità di una struttura più ampia e moderna aveva spinto l’Amministrazione provinciale a bandire un concorso per la progettazione e l’appalto della costruzione, individuando come sede l’area del vecchio campo di tiro al bersaglio, oltre Porta Milano. La competizione vide la partecipazione di numerosi professionisti, ma furono gli architetti Mario Ridolfi e Wolfang Frankl, insieme all’ingegnere Vittorio De Amici, a conquistare il primo premio e l’incarico.
Il progetto prevedeva uno sviluppo su due piani, con una chiara divisione delle aree funzionali. L’ala maggiore dell’edificio, esposta ad est, ospitava le aule destinate all’insegnamento, i laboratori scientifici, e un ampio Museo di Scienze Naturali, dedicato alla conservazione e all’educazione sulle discipline naturalistiche. Concepito secondo i principi dell’architettura funzionale, questo edificio è stato considerato uno degli esempi più significativi di questa corrente a Pavia, caratterizzandosi per linee sobrie e strutture moderne, capaci di rispondere alle esigenze pratiche di un istituto tecnico.
La cerimonia di inaugurazione, tenutasi il 5 novembre 1936 alla presenza del Capo del Governo, rappresentò un momento solenne, che venne ricordato per il discorso di Mussolini, il quale sottolineò l’importanza dell’educazione tecnica e scientifica per il progresso della nazione.
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