Alfonso Corti nacque a Gambarana il 15 giugno 1822, quando la Lomellina si trovava ancora nel Regno di Sardegna. La sua famiglia apparteneva all’aristocrazia lombarda e vantava tra gli antenati medici e scienziati che avevano ricoperto incarichi importanti (Matteo, vissuto nel XVI secolo, era stato medico di papa Clemente VII). Il padre era appassionato di scienze e indirizzò il figlio in tal senso; Alfonso conobbe nella casa paterna anche Antonio Scarpa. Dal 1841 studiò Medicina, ma si dedicò agli studi anatomici sotto la guida di Panizza e Rusconi, che lo adottò come allievo. Nel 1845 si trasferì a Vienna dove ottenne la laurea in Medicina e si perfezionò nell’Anatomia comparata; la sua carriera a Vienna fu interrotta dalla rivoluzione del 1848 in cui venne distrutto l’Istituto di anatomia. Si rifugiò in Svizzera e poi dal 1850 si trasferì a Londra, a Wurtzburg e infine a Parigi, dove produsse i primi risultati dei suoi rivoluzionari studi sull’udito dei mammiferi. Nel 1851 dovette tornare in patria dopo la morte del padre e proseguì, in modo meno sistematico, i suoi studi che lo portarono a essere eletto nell’Accademia Cesarea Leopoldina- Carolina; una lunga malattia invalidante lo allontanò sempre più dal mondo accademico; morì a Corvino San Quirico il 2 ottobre 1876