Il 28 settembre 1527 la città di Pavia si trovò al centro di un conflitto che avrebbe segnato la storia della città.
L’esercito francese, guidato da Odet de Foix, meglio conosciuto come il Lautrec, aveva messo sotto assedio Pavia. La città malamente difesa dai soldati di Ludovico Barbiano da Belgioioso, si trovava in una situazione estremamente precaria.
Moltissimi cittadini pavese, temendo la violenza e i saccheggi, si trovarono ad affrontare una decisione difficile. Dopo lunghe discussioni e preoccupati per il destino della loro città, si riunirono e fecero un voto al beato Bernardino: chiesero la protezione divina promettendo in cambio di cacciare gli ebrei dalla città. Convinti, come erano, che la presenza degli ebrei attirasse l’ira di Dio su Pavia.
Ma il voto non fu rispettato. Il pragmatico principe si oppose fermamente al volere del popolo perché gli ebrei avevano un ruolo significativo nell’economia della città. Voto o non voto, il 5 ottobre le orde di Lautrec penetrarono in città e fecero una strage.