Il 18 agosto 2004 il mondo dell’arte piange la scomparsa di Carlo Mo, originario del Veneto ma adottato da Pavia. Mo l’ha scelta come luogo di completamento dei suoi studi e di espressione del suo talento. Pittura e poesia sono state le prime forme attraverso cui ha cercato di comunicare la sua visione artistica, ma è stato nella scultura che ha raggiunto le vette più alte.
Con un genio creativo straordinario ha dato vita a opere di rara bellezza e profondità, lasciando un’impronta indelebile nel panorama artistico. A Pavia, in particolare, Mo ha lasciato testimonianze con grandi sculture, tra cui spicca quella dedicata a Gerolamo Cardano e ai Longobardi. La Camera di Commercio di Pavia gli ha conferito il prestigioso premio “Sigillo d’oro” nel 1989, sottolineando il valore delle sue creazioni per la cultura e l’economia della città. Nel 2009 la rassegna “Autunno Pavese” gli rese omaggio con una mostra dei suoi manifesti più significativi. Oggi il suo ricordo rivive nella casa-museo della famiglia Mo il cui grande parco che è un percorso di arte contemporanea a cielo aperto, oltre ad essere la sede della Mostra permanente dello scultore curata dalla figlia Paola che, due volte all’anno, apre le porte al pubblico con un tema sempre diverso.
(Raffaella Costa)