Casa degli Eustachi viene considerata una delle più belle testimonianze dell’architettura tardogotica lombarda anche perché quanto rimane – di un complesso che si ritiene fosse molto più grande – non ha subito significative modifiche o pericolosi accorpamenti nel corso dei secoli. Gli Eustachi la iniziarono a costruire agli inizi del XV secolo non troppo distante dalla riva sinistra del Ticino nel quartiere storico di Porta Calcinara.
D’altra parte le fortune della famiglia erano profondamente legate al fiume, grazie al commercio ma anche alle abilità di Pasino degli Eustachi che, nel 1431, guidò le navi viscontee alla confluenza con il Po e da lì fino alle porte di Cremona dove sconfisse la flotta veneziana, tornando a Pavia, narra la leggenda, con in bella mostra tutte le bandiere rubate ai nemici… dando origine al Gran Pavese (e al verbo pavesare).
L’attuale edificio in via Porta Salara, costruzione in muratura con mattoni a vista su due piani fuori terra – che da qualche anno è la sede dell’Università della Terza Età (Unitre) – presenta due corpi a disegnare una “L” con un cortile che ospita anche un romantico pozzo su cui si affacciano le ampie finestre ogivali. A piano terra due grandi stanze con soffitto a cassettoni a cui si accede da via Porta Pertusi attraverso un portale ad arco acuto avvolto da decorazioni in cotto che, alla sommità, probabimente ospitavano lo stemma della famiglia degli Eustachi.
(Bruno Gandini)