Dopo aver resistito per tre anni all’attacco dei Longobardi, Pavia nel 573 si arrende al re Alboino e diventa capitale del regno longobardo, ruolo che manterrà per due secoli fino a quando verrà conquistata da Carlo Magno. Sotto il dominio longobardo la città conosce un periodo di sviluppo e prosperità. Alboino stabilirà la sua reggia nelle vicinanze della basilica di San Michele Maggiore, dove oggi si trova un palazzetto tra via Scarpa e via Alboino.
Si narra che mentre il re si preparava ad entrare vittorioso in città da corso Garibaldi, il suo cavallo cadde a terra. In quel momento un suddito longobardo ricordò al re il giuramento che aveva fatto in precedenza: di passare a filo di spada l’intera popolazione. L’unico modo per entrare in città era dunque infrangere quel giuramento così duro. Il re risparmiò i cittadini, il cavallo si rialzò e Alboino poté prendere possesso di Pavia senza spargimento di sangue. Il 28 giugno 572 Alboino verrà ucciso in seguito ad una congiura organizzata dalla moglie Rosmunda e da un nobile del suo seguito.