Dopo che l’Italia aveva già celebrato, nel maggio 1865, il seicentesimo compleanno di Dante Alighieri con grandiosi festeggiamenti nazionali, il 24 giugno la città di Ravenna si trovava in festa per celebrare la solenne ostensione delle reliquie di Dante Alighieri. In questa giornata memorabile giunse al sindaco di Ravenna una particolare missiva da parte del clero di Pavia, desideroso di partecipare in modo speciale a questa grande festa dedicata al Sommo Poeta, considerato anche un ardente difensore del dogma cattolico. Il telegramma inviato dalla chiesa pavese recitava: “Il clero di Pavia, dall’urna di San Severino Boezio, filosofo, senatore e martire del dogma cattolico, manda alla tomba del suo encomiasta Dante Alighieri, sublime assertore della cattolica verità, un riverente affettuoso saluto”.