Il 17 giugno 1702, re Filippo V soggiorna a Palazzo Botta, una nobile dimora a Pavia. In segno di gratitudine per l’ospitalità ricevuta, il re concede due privilegi speciali. Oltre a donare un sontuoso letto a baldacchino, vengono collocate ai paracarri di fronte all’ingresso del palazzo due catene e viene scolpita l’arma reale sull’archivolto del portone originario, elemento quest’ultimo che purtroppo è andato perso. La coppia di paracarri posta accanto al portale di Palazzo Botta aveva una funzione precisa: difendere le spallette del palazzo durante le manovre di carri e carrozze trainate da cavalli. In realtà, oltre a questo aspetto pratico, i paracarri erano anche un simbolo di prestigio e importanza per l’ingresso del palazzo. Insomma, cose da nobili.
Re Filippo V soggiorna a Palazzo Botta, nobile dimora di Pavia: dona un letto a baldacchino e due catene col fregio reale
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