Testimonianza della storia e della cultura di Pavia, il Castello Visconteo fu costruito da Galeazzo II Visconti, signore di Milano, nel 1360. La sua costruzione rappresentava una dimostrazione di potere e di ricchezza di Galeazzo II, che voleva mostrare il suo prestigio e la sua autorità. Fu una residenza nobiliare splendida e maestosa, dove accogliere i potenti e fare banchetti di corte. “La più nobile tra quante sono le opere moderne”, disse Francesco Petrarca. L’edificio fu progettato con quattro torri angolari e una corte interna, circondata da portici e loggiati, difeso tra ingressi fortificati da un ponte levatoio. Il Castello era circondato da un immenso parco che arrivava fino alla Certosa di Pavia e dove il Duca e la sua corte si svagavano con le battute di caccia. Nel 1400 fu ospitato l’imperatore d’Oriente che donò a Gian Galeazzo, figlio primogenito di Galeazzo II, due delle tre spine della corona di Cristo ora conservate nel duomo di Pavia. Il 17 gennaio 1491 nella cappella ducale del castello furono celebrate le nozze tra Ludovico il Moro e Beatrice d’Este. La cerimonia fu celebrata con grande sfarzo, e furono organizzati banchetti, balli e spettacoli per i numerosi ospiti presenti: artisti, poeti e nobili di tutta Italia. Il castello rimase intatto fino al 1527, anno della Battaglia di Pavia, combattuta tra Spagnoli e Francesi. Un’ intera ala fu abbattuta, tra cui due delle quattro torri. Divenne quindi caserma e depositi di polveri da sparo. Fu un periodo di degrado fino a quando, dopo importanti restauri fu trasformato in un importante centro di cultura. Ospita i Musei Civici, la Pinacoteca Malaspina e gli eventi culturali più prestigiosi della città.
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