Una grande festa popolare accoglie l’arrivo di Garibaldi a Pavia l’8 aprile 1862. Partito da Cremona, dopo essere passato per Arena Po e Stradella, giunge finalmente alle porte della città. Trova ad accoglierlo il sindaco, la guardia nazionale, gli studenti universitari, le società operaie e tantissima gente in sua ammirazione. Dopo il saluto di benvenuto le carrozze e il corteo attraversano corso Garibaldi e corso Vittorio Emanuele. Ai lati delle strade, addobbate a festa, la gente applaude al passaggio dell’eroe dei due mondi. Garibaldi è diretto a Palazzo Dattili, all’angolo tra piazza Castello e Strada Nuova, dove abita la famiglia Cairoli: mamma Adelaide e i suoi figli. Una famiglia di patrioti, che ha sempre seguito Garibaldi nelle sue imprese partecipando anche alla spedizione dei Mille. Il Generale si affaccia al balcone, accanto a lui mamma Cairoli e un figlio. Inizia un lungo discorso alla folla che intanto si era radunata e in un passaggio appassionato dice: “Una città rappresentata da una famiglia come la Cairoli può essere posta fra le prime al mondo”.
(Raffaella Costa)