La Prima Guerra d’Indipendenza italiana inizia il 23 marzo 1848. Combattuta contro l’impero austriaco dal Regno di Sardegna del re Carlo Alberto ha visto l’impegno di numerosi volontari italiani, tra i quali spicca, a Pavia, il nome di Benedetto Cairoli. Il patriota pavese aderì al movimento mazziniano ed al Comitato rivoluzionario mantovano di cui era a capo Enrico Tazzoli. Ricercato dalla polizia e costretto a fuggire, riparò in Piemonte e nella Svizzera. Dopo l’insuccesso del moto mazziniano del 6 febbraio 1853 rientrò in Piemonte accostandosi alla politica del Governo ed a Genova avvicinò Giuseppe Garibaldi del quale divenne amico e che seguì nella spedizione dei Mille e nella spedizione su Roma, a Villa Glori. Eletto deputato nel 1860, e successivamente sempre confermato, assunse la presidenza del Consiglio dei ministri nel marzo 1878. Nel dicembre dello stesso anno fu costretto a dimettersi accusato dagli avversari politici di favorire l’organizzazione sovversiva, dopo l’attentato del Passanante al giovane Re Umberto.
(Raffaella Costa)