Il 16 marzo 1849, a soli trent’anni muore assassinato l’artista e patriota Pasquale Massacra (nell’immagine, un suo autoritratto). Nato a Pavia, la prima esperienza importante è alla bottega di Paolo Santi, verniciatore di insegne in contrada S. Maiolo. La notizia del suo talento si diffonde ben presto, al punto che Massacra ottiene lavori dalle famiglie nobili della città. A 21 anni realizza la “Madonna col Bambino e S. Siro”, una tela su olio oggi esposta nella Basilica di San Michele. Altre sue opere si possono ammirare nella chiesa di Santa Maria del Carmine (Storie di S. Antonio nel deserto) e presso i Musei Civici dove tra le altre si trova quella che viene ritenuta la sua miglior opera: “La madre di Ricciardino Langosco in traccia del cadavere del figlio”, 1846.
Attivista durante la Prima Guerra di Indipendenza la sera del 16 marzo 1849, finisce in un complotto ordito da tre soldati austriaci. Reagisce uccidendone due, ma soccombe mortalmente al terzo soldato. La via in cui è stato trovato morto, traversa di Corso Garibaldi. Oggi porta il suo nome.
(Raffaella Costa)