Un’operazione di recupero che è anche un omaggio al genio creativo italiano: a Pavia, l’ex sede della Ditta Successori Carlo Poggi è rinata come il Museo del Design “Fabbrica Poggi”. Un luogo dove si respira la storia del design, grazie all’impegno di Carlo Poggi, che ha voluto trasformare l’azienda di famiglia in uno spazio dedicato alla conservazione e alla valorizzazione di un patrimonio unico.
Il museo è un viaggio attraverso il Novecento, alla scoperta delle eccellenze che hanno reso celebre il Made in Italy nel mondo attraverso diversi spazi funzionali e suggestivi. Oltre agli uffici, allo studio tecnico e all’archivio, di particolare interesse è lo spazio ricavato al piano superiore, concepito come un ambiente domestico che rievoca l’atmosfera abitativa tipica degli anni ’50 e ’70. Qui, arredi prodotti dalla Ditta Successori Carlo Poggi si affiancano a complementi d’arredo, oggetti d’arte e opere pittoriche, creando un contesto che permette di apprezzare appieno il valore storico e culturale degli oggetti esposti. Tra i pezzi di rilievo si segnalano la libreria “LB7” di Franco Albini, il tavolo “TL14” e la panchetta “PH11” di Ezio e Roberto Poggi, e il radiofonografo “Primo” di Achille e Pier Giacomo Castiglioni per Brionvega.
Il cuore del museo è costituito da un ampio spazio espositivo che accoglie la collezione storica permettendo di ripercorrere l’evoluzione del design italiano attraverso alcuni dei suoi oggetti più emblematici. Tra questi, spiccano il Tavolo Cavalletto “TL2” di Franco Albini, definito da Roberto Poggi una delle realizzazioni più riuscite, e la Poltroncina Luisa “PT1”, anch’essa firmata da Albini e premiata con il Compasso d’Oro nel 1955. Il percorso espositivo include anche il Tavolino Cicognino “TN6” e lo Sdraio a dondolo “PS16”, testimonianze della collaborazione tra Franco Albini e i fratelli Poggi, e la Poltrona Tre pezzi “PL18” e “PL19”, nata dalla creatività di Albini e Franca Helg. Non mancano, inoltre, opere frutto della collaborazione con altri grandi nomi del design italiano, come Achille e Pier Giacomo Castiglioni, Vico Magistretti, Afra e Tobia Scarpa e Marco Zanuso.
L’archivio del museo rappresenta una preziosa fonte di documentazione sulla storia della Ditta Poggi e sull’attività dei numerosi designer che con essa hanno collaborato. Il materiale conservato, che include disegni, lucidi, fotografie e documentazione varia, è oggetto di un complesso lavoro di digitalizzazione volto a renderlo accessibile a studiosi e ricercatori.
Fabbrica Poggi non è solo un luogo di conservazione della memoria, ma anche un centro culturale attivo e dinamico. Il grande capannone che un tempo ospitava la produzione è oggi uno spazio polifunzionale che accoglie eventi, mostre, shooting fotografici, produzioni musicali e teatrali. Inoltre, gli spazi del primo piano, arredati in stile anni ’50-’70, e un’apposita sala attrezzata, sono a disposizione per l’organizzazione di workshop, seminari e altre iniziative culturali.
Fabbrica Poggi
Via Campania, 5 – Pavia
Visite: su prenotazione
Contatti: info@fabbricapoggi.com
www. fabbricapoggi.com
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