Ferdinando Brusotti (1839-1909) è una figura straordinaria della storia scientifica italiana, troppo spesso dimenticata. Nato a Rosasco, in Lomellina, si laureò in Ingegneria e Fisica presso il Politecnico di Torino, avviando una carriera accademica di rilievo che lo portò a insegnare nelle prestigiose università di Roma, Pavia e Torino.
Brusotti fu un innovatore e sperimentatore nel campo dell’elettrotecnica. Il 18 novembre 1877, due anni prima della celebre invenzione di Thomas Edison, progettò, costruì, accese e brevettò una lampadina elettrica a incandescenza. Questo traguardo avrebbe potuto cambiare la storia dell’illuminazione artificiale, ma Brusotti non si preoccupò mai di sfruttare economicamente il proprio brevetto. Nonostante il suo contributo fosse pionieristico, la fama della lampadina elettrica rimase legata al nome di Edison, il quale riuscì a perfezionare il dispositivo e a renderlo commerciabile su vasta scala.
L’invenzione di Brusotti si inserisce in un periodo di fervente sviluppo tecnologico, in cui l’energia elettrica stava diventando il fulcro delle innovazioni industriali. Il suo lavoro, pur non avendo avuto l’impatto che meritava, dimostra come l’Italia abbia spesso avuto menti brillanti capaci di anticipare il progresso scientifico mondiale.
Oggi, Ferdinando Brusotti merita di essere riscoperto e celebrato come uno dei precursori della moderna illuminazione elettrica, un pioniere il cui ingegno ha illuminato la strada per le generazioni future.