Nato il 6 maggio 1852 a Varzi e scomparso il 9 marzo 1923, Ambrogio Giacobone fu un avvocato, politico e uomo di profonda umanità, il cui impegno è ancora ricordato dalla sua comunità. Deputato al Parlamento dal 1909 al 1919, si dedicò con passione alla difesa dei diritti dei più deboli, guadagnandosi il titolo di “giurista degli umili e dei derelitti.”
Uno degli episodi più noti della sua vita risale al 1879, quando una vicenda personale lo spinse a prendere una posizione ferma contro le ingiustizie. La sorella di Ambrogio era stata corteggiata per anni da un giovane marchese, Antonio Malaspina, che improvvisamente interruppe la relazione trasferendosi a Roma. Per giustificare il proprio comportamento, il marchese diffuse false voci sulla moralità della ragazza, gettandola nella disperazione.
Quando Malaspina tornò a Varzi l’anno seguente, Giacobone affrontò il calunniatore e, in un impeto d’ira, gli sparò, ferendolo leggermente. L’avvocato si costituì immediatamente e affrontò un processo, da cui uscì assolto. Da questa dolorosa esperienza nacque nel 1891 la pubblicazione I diritti della donna sedotta, un testo che rappresenta un appello contro le discriminazioni e un manifesto di giustizia in un’epoca segnata da forti disuguaglianze di genere.
Oltre alla sua attività legale, Ambrogio Giacobone si dedicò alla vita pubblica, ricoprendo i ruoli di sindaco di Varzi, consigliere provinciale e deputato. Con “studio ed amore operoso del pubblico bene,” come recita una lapide a lui dedicata nel centro del suo paese natale, lavorò instancabilmente per migliorare le condizioni di vita dei suoi concittadini, affrontando con coraggio le sfide sociali e politiche del suo tempo.
Nel primo anniversario della sua morte, la cittadinanza di Varzi gli dedicò una lapide commemorativa, posta sulla casa dove visse e lavorò:
“Giurista degli umili e dei derelitti, sindaco, consigliere provinciale, deputato al Parlamento, del suo diletto paese con ardente fede propugnava i diritti.”
Ambrogio Giacobone resta una figura emblematica di integrità morale, impegno civile e difesa delle cause giuste, un esempio di quanto l’amore per il proprio territorio e per il bene comune possa lasciare un segno indelebile nella storia di una comunità.