Pavia e le terre Pavesi
  • WayDay
    • WayDay
    • Almanacco
    • Post to Post
    • WayNote
    • WayNovel
    • WayWeek
  • WayNews
    • WayNews
    • Editoriali
    • NewGlo
    • WayHub
    • WayMedia
  • WayTour
    • WayTour
    • Instaway
    • Le Meraviglie
    • WayArt
    • WaySlow
    • WaySports
  • WayLife
    • WayLife
    • Terra Golosa
    • TypiWay
  • WayLand
    • WayLand
    • Come eravamo
    • I luoghi della storia
    • WayBook
    • WayHistory
    • WayMagic
    • WayMovies
  • WayVisit
    • WayVisit
  • WayPodcast
    • WayPodcast
  • WayMust
    • WayMust
    • Università e ricerca
    • Collegi
    • Salute
  • WayPartner
    • WayPartner
    • Camera di Commercio di Pavia
    • Comune di Pavia
    • Comune di Vigevano
    • Comune di Voghera
    • Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese
    • Provincia di Pavia
    • Università di Pavia
  • WayGlo
    • WayGlo
    • WayGlo Basilicata
    • WayGlo Roma
    • WayGlo Umbria

Condividi:


23 Gennaio 2025

Severino Grattoni storia Voghera
WayHistory

Severino Grattoni: L’ingegnere del Frejus con radici vogheresi

Severino Grattoni, nato il 9 dicembre 1815 a Cervesina, piccolo borgo vicino a Voghera, è ricordato come una figura chiave nella storia dell’ingegneria italiana e mondiale. Architetto, ingegnere e politico, Grattoni legò il suo nome alla costruzione del Traforo ferroviario del Frejus, un’opera titanica che segnò una svolta nei collegamenti tra Italia e Francia. Tuttavia, oltre alla sua fama tecnica, la vita di Grattoni è ricca di curiosità e legami profondi con il territorio vogherese.

Grattoni nacque in una famiglia numerosa: terzo di sei figli, crebbe in condizioni economiche modeste. Suo padre lavorava come fattore presso il castello quattrocentesco di San Gaudenzio, proprietà del nobile ingegnere Severino Radice, figura che forse ispirò il giovane Grattoni a perseguire una carriera tecnica. Nonostante le difficoltà, i genitori riuscirono a farlo studiare, e Severino si laureò in ingegneria idraulica nel 1836, a soli 21 anni, presso l’Università di Torino.

Un altro elemento curioso della vita di Grattoni è la sua lunga permanenza a Porana, frazione di Pizzale, vicino Voghera. Qui visse in Villa Meroni, una maestosa dimora probabilmente acquistata grazie alla dote della moglie Delfina Baudi di Selve, vedova del fratello Siro. Villa Meroni divenne il suo rifugio durante gli anni più intensi della carriera, ospitando i suoi progetti e forse le prime discussioni sulla galleria del Frejus.

Oltre a essere un brillante ingegnere, Grattoni fu anche un attivo politico. Dopo il debutto parlamentare nel 1848, rappresentò il collegio di Voghera dal 1865 al 1874. Qui, Grattoni non solo contribuì al dibattito politico, ma mantenne vivo il legame con il territorio, impegnandosi per il progresso tecnico e infrastrutturale.

Il suo capolavoro resta però il Traforo ferroviario del Frejus, lungo oltre 12 chilometri. Grattoni lavorò a stretto contatto con Germain Sommeiller e Sebastiano Grandis, con cui brevettò la rivoluzionaria perforatrice pneumatica, prodotta dalla società Ansaldo di Sampierdarena. Questa macchina fu la chiave per superare le immense sfide tecniche poste dallo scavo della montagna.

A Torino, Grattoni è ancora ricordato nel monumento di Piazza Statuto, dove il “Genio della Scienza” incide il suo nome accanto a quelli di Sommeiller e Grandis.

Grattoni era un uomo dai molteplici interessi. Tra i suoi progetti torinesi si annoverano la ristrutturazione di un opificio da seta e un’antica polveriera nel Borgo Dora. Non meno rilevanti furono le sue pubblicazioni, tra cui quella sul progetto per utilizzare le acque della Scrivia come forza motrice per i convogli ferroviari.

Severino Grattoni non fu solo un pioniere dell’ingegneria, ma anche un uomo profondamente legato alle sue origini vogheresi. Le sue radici a Cervesina, il suo legame con Porana e il suo impegno per Voghera come parlamentare disegnano il ritratto di un uomo che, pur lasciando il segno a livello internazionale, non dimenticò mai il territorio che lo vide nascere.

 

Condividi:

©️ RIPRODUZIONE RISERVATA



Iscriviti alla newsletter di WayGlo

WayHistory

Il freddo, la cattedra e la nebbia: Foscolo a Pavia

Il freddo, la cattedra e la nebbia: Foscolo a Pavia

Ferdinando Brusotti: l'ingegnere lomellino che anticipò Edison

Ferdinando Brusotti: l'ingegnere lomellino che anticipò Edison

Il giurista degli umili: il varzese Ambrogio Giacobone e “I diritti della donna sedotta”

Il giurista degli umili: il varzese Ambrogio Giacobone e “I diritti della donna sedotta”

Pico della Mirandola e il suo periodo pavese: un capitolo cruciale dell'Umanesimo italiano

Pico della Mirandola e il suo periodo pavese: un capitolo cruciale dell'Umanesimo italiano

Le reliquie "laiche" dell'Università di Pavia: quando la scienza conserva se stessa

Le reliquie "laiche" dell'Università di Pavia: quando la scienza conserva se stessa

La Battaglia di Pavia: uno scontro che cambiò la storia europea

La Battaglia di Pavia: uno scontro che cambiò la storia europea

Altro su "WayHistory"

Il freddo, la cattedra e la nebbia: Foscolo a Pavia

Il freddo, la cattedra e la nebbia: Foscolo a Pavia

Ferdinando Brusotti: l'ingegnere lomellino che anticipò Edison

Ferdinando Brusotti: l'ingegnere lomellino che anticipò Edison

Il giurista degli umili: il varzese Ambrogio Giacobone e “I diritti della donna sedotta”

Il giurista degli umili: il varzese Ambrogio Giacobone e “I diritti della donna sedotta”

Pico della Mirandola e il suo periodo pavese: un capitolo cruciale dell'Umanesimo italiano

Pico della Mirandola e il suo periodo pavese: un capitolo cruciale dell'Umanesimo italiano

Le reliquie "laiche" dell'Università di Pavia: quando la scienza conserva se stessa

Le reliquie "laiche" dell'Università di Pavia: quando la scienza conserva se stessa

La Battaglia di Pavia: uno scontro che cambiò la storia europea

La Battaglia di Pavia: uno scontro che cambiò la storia europea

L'elisir di Strada Nuova: storia del Primo Caffè di Pavia

L'elisir di Strada Nuova: storia del Primo Caffè di Pavia

Voghera, 23 agosto 1944: una strage da non dimenticare

Voghera, 23 agosto 1944: una strage da non dimenticare

La cucina di corte dei Visconti e degli Sforza: Ludovico il Moro introduce a Vigevano il cioccolato

La cucina di corte dei Visconti e degli Sforza: Ludovico il Moro introduce a Vigevano il cioccolato

Il carteggio segreto tra Italo Calvino ed Elsa De’ Giorgi: un tesoro letterario a Pavia

Il carteggio segreto tra Italo Calvino ed Elsa De’ Giorgi: un tesoro letterario a Pavia
Pavia e le terre Pavesi

WayDay

  • Almanacco
  • Post to Post
  • WayNote – Gli eventi
  • WayWeek

WayNews

  • Dirette live – Webcast
  • Editoriali
  • NewGlo
  • WayMedia – Prime Pagine
  • WayHub

WayTour

  • Instaway
  • Le Meraviglie – Fotogallery
  • WayArt
  • WaySlow
  • WaySports
  • WayVisit

WayLife

  • Terra Golosa – Ricette
  • TypiWay – Prodotti tipici

WayLand

  • Come eravamo
  • I luoghi della storia
  • WayBook
  • WayHistory
  • WayMagic
  • WayMovies
  • WayTalk – Faccia a Faccia
Chi Siamo Contatti Credits Sitemap Privacy Policy Cookie Policy Pubblicità

Progetto cofinanziato con le risorse di cui all'Asse Prioritario II del Programma Operativo Nazionale “Cultura e Sviluppo” 2014-2020

Premi invio per iniziare la ricerca