Nel XVI secolo, il Re di Francia Francesco I avviò un progetto per sviluppare l’industria della seta in Francia, reclutando abili tessitori da regioni italiane come il Piemonte e la Lombardia. Tra questi tessitori, vi erano anche artigiani provenienti da Chignolo Po, un piccolo comune del pavese, che si trasferirono a Lione. Con loro portarono una tradizione particolare: pupazzi con teste di legno, utilizzati per intrattenere durante le feste dopo il lavoro. Questi pupazzi divennero noti come “les chignoles”, un soprannome che rifletteva le origini chignolesi degli artigiani.
Secoli dopo, all’inizio dell’Ottocento, l’artigiano francese Laurent Mourguet trasformò questa tradizione creando il personaggio di Guignol, dando un volto e un nome a una figura che da tempo animava le baracche dei teatrini di Lione. Guignol divenne così il simbolo del teatro di marionette francese, superando in popolarità persino marionette ben più antiche e rendendo il suo nome sinonimo di teatro delle marionette in Francia.
Nel 1981, il legame tra Chignolo Po e Lione venne celebrato con il ritorno del burattino Guignol nel paese lombardo, accompagnato da una delegazione ufficiale di Lione. In quell’occasione, Chignolo Po dedicò la sua piazza principale proprio a Guignol, rafforzando il legame culturale e storico con la Francia. Inoltre, il comune lombardo ha siglato un gemellaggio con il comune francese di Brindas, sede di uno dei più importanti teatri dedicati a Guignol.
Oggi, Guignol è considerato il burattino più famoso di Francia, e la sua influenza ha oltrepassato i confini, diventando un’icona internazionale del teatro di marionette.