Tra le pianure del Pavese, sorge un piccolo paese che è divenuto negli anni meta di pellegrinaggio per fedeli e devoti: Trivolzio. Questo comune, apparentemente tranquillo e immerso nella quiete della campagna, custodisce un tesoro spirituale di grande importanza per la comunità cattolica italiana e non solo: le spoglie del Beato Luigi Pampuri, medico e religioso, noto per la sua vita di santità e dedizione al prossimo.
La Vita del Beato Luigi Pampuri
Luigi Pampuri, nato il 2 agosto 1897 a Torrino, frazione di Trivolzio, apparteneva a una famiglia di agricoltori profondamente cattolica. Cresciuto in un ambiente caratterizzato da una forte fede cristiana, fin da giovane dimostrò una grande sensibilità verso i più bisognosi e una spiccata intelligenza che lo portò a eccellere negli studi. Dopo aver frequentato il liceo classico “Ugo Foscolo” di Pavia e successivamente la facoltà di medicina, Pampuri si laureò a pieni voti nel 1921, intraprendendo la professione di medico.
La sua attività professionale si svolse principalmente a Morimondo, un piccolo borgo vicino a Milano, dove lavorò come medico condotto. Fin dall’inizio, Pampuri si distinse non solo per la sua competenza, ma soprattutto per la sua umiltà e dedizione totale ai malati, specialmente i più poveri, spesso prestando cure gratuite a chi non poteva permettersi le spese mediche. La sua figura si legava strettamente a quella del “medico santo,” un uomo che non si limitava a curare i corpi, ma che vedeva nel malato una persona da accudire con amore e compassione, secondo l’insegnamento evangelico.
Tuttavia, la vita di Luigi Pampuri non si fermava alla semplice pratica medica. Nel suo cuore maturava sempre più forte il desiderio di consacrarsi interamente a Dio. Nel 1927, a soli trent’anni, entrò nell’ordine dei Fatebenefratelli, prendendo il nome di Fratel Riccardo. Anche qui continuò la sua missione di servizio, operando come medico nell’ospedale San Giuseppe di Milano, ma il suo percorso terreno fu breve. Colpito da una grave malattia polmonare, morì prematuramente il 1° maggio 1930, a soli 33 anni. Il suo esempio di vita fu tale che, dopo la morte, la sua fama di santità si diffuse rapidamente. Nel 1981 venne proclamato beato da papa Giovanni Paolo II.
La Chiesa di San Cornelio e San Cipriano: Meta di Pellegrinaggio
Le esequie di Luigi Pampuri furono celebrate il 4 maggio 1930 da don Riccardo Beretta, da cui il beato aveva preso il nome religioso. Le sue spoglie vennero sepolte nel suo paese natale, Trivolzio, presso la chiesa parrocchiale di San Cornelio e San Cipriano Martiri. Questa chiesa, oggi diventata Santuario del Beato Luigi Pampuri, custodisce le sue spoglie all’interno di una cappella a lui dedicata, meta di continui pellegrinaggi.
Nel corso degli anni, le testimonianze di guarigioni improvvise e inspiegabili per la scienza si sono moltiplicate, attribuendo a Pampuri numerosi interventi miracolosi. Grazie alla crescente devozione popolare e ai numerosi casi di grazie ricevute, nel 1949 venne avviato il processo di beatificazione, che si concluse con la proclamazione del beato il 4 ottobre 1981 da parte di papa Giovanni Paolo II.
Il Miracolo di Manuel: Una Guarigione Straordinaria
Nel 1982, un anno dopo la beatificazione, avvenne il miracolo che permise a Luigi Pampuri di essere canonizzato. Il protagonista fu Manuel Cifuentes Rodenas, un bambino spagnolo di dieci anni che si ferì gravemente a un occhio a causa di un incidente con un ramo di mandorlo. I medici, dopo aver esaminato il danno, informarono i genitori che il figlio sarebbe rimasto cieco da quell’occhio.
Il padre di Manuel, profondamente colpito dalla notizia, ricordò di aver trovato una piccola placchetta metallica con l’immagine di fra’ Riccardo Pampuri e decise di affidare il figlio alla sua intercessione. Posò la reliquia sotto la benda che copriva l’occhio ferito. Durante la notte, il bambino soffrì di dolori acuti, ma la mattina seguente accadde l’incredibile: la ferita era completamente scomparsa e Manuel aveva riacquistato la vista senza alcuna spiegazione medica. Anche i dottori, sbalorditi, dichiararono che si trattava di un miracolo. Questo evento miracoloso fu riconosciuto dalla Chiesa come il segno decisivo per la canonizzazione di Luigi Pampuri, che viene venerato per la sua intercessione a favore di chi soffre, specialmente nei casi legati alla salute.
La Devozione al Beato Luigi Pampuri
Nel corso degli anni, la devozione verso il beato Luigi Pampuri è cresciuta esponenzialmente. Medico e religioso, Pampuri è visto come un modello di santità moderna, un uomo che ha saputo coniugare fede e scienza, amore per il prossimo e competenza professionale. La sua vita di totale dedizione ai malati e il suo impegno nel servizio agli ultimi lo rendono una figura particolarmente venerata da medici e operatori sanitari, che spesso vedono in lui un esempio da seguire.
Ogni anno, il 1° maggio, data della sua morte, il santuario di Trivolzio diviene il centro di celebrazioni religiose che attirano migliaia di pellegrini. Durante queste giornate, vengono celebrate messe solenni e si svolgono processioni in onore del beato, a cui spesso partecipano anche membri dell’ordine dei Fatebenefratelli, ricordando l’eredità spirituale di Fratel Riccardo.