Nella ricca cornice letteraria del Novecento italiano, una storia d’amore si staglia come un romanzo a sé stante: quella tra Italo Calvino ed Elsa De’ Giorgi. La loro relazione, avvolta nel mistero e nella passione, è un capitolo affascinante della letteratura italiana che oggi vive tra le mura del Fondo Manoscritti di Pavia, dove sono conservate 407 lettere di un carteggio segreto che illumina il loro legame tormentato e profondo, offrendo uno sguardo intimo su una relazione che ha arricchito la nostra comprensione di Calvino come uomo e come scrittore.
La complessità e la profondità di questo carteggio ci ricordano che dietro ogni grande opera c’è spesso una grande storia d’amore e ispirazione, e Pavia, con il suo Fondo Manoscritti, ci offre la chiave per scoprirla.
L’incontro e la passione letteraria
La storia inizia nel 1955, durante una conferenza letteraria a Firenze. Calvino, allora un giovane scrittore libero e promettente, incontra Elsa De’ Giorgi, un’attrice straordinariamente bella e colta, sposata con il nobile Sandrino Conti Bonaccossi. Tra i due scocca una scintilla immediata, una folgorazione che li porterà a vivere una relazione intensa e complicata, fatta di incontri segreti e viaggi in treno tra Roma e Torino. Elsa, nascosta dietro lo pseudonimo di Paloma, diventa la musa ispiratrice della prima edizione de Il barone rampante, uno dei capolavori di Calvino. La loro corrispondenza, caratterizzata da una profonda intimità emotiva e intellettuale, rivela le loro anime letterarie affini. Calvino, in una delle sue lettere, descrive Elsa con queste parole: “Tu sei un’eroina di Ibsen, io un uomo di Cechov”.
Il ruolo di Pavia
Il legame tra Pavia e questa storia d’amore epistolare è significativo. Il Fondo Manoscritti dell’Università di Pavia ospita oggi questa preziosa corrispondenza, rendendo la città custode di un frammento fondamentale della storia letteraria italiana. Questo archivio non solo preserva la memoria di due grandi figure della cultura italiana, ma offre anche un’opportunità unica per studiosi e appassionati di esplorare la complessità e la bellezza di un rapporto che ha influenzato profondamente le opere di Calvino.
L’autobiografia di Elsa De’ Giorgi
Dopo la morte di Calvino nel 1985, Elsa De’ Giorgi ha raccontato la loro storia nel libro autobiografico Ho visto partire il tuo treno (Feltrinelli, 1992). In questo volume, Elsa riflette sull’intensità e la difficoltà del loro amore, svelando al pubblico il lato umano e personale di uno degli scrittori più amati del XX secolo.